Alcuni Reply relativi a G. Pierpaoli
Introduzione di E.Laureti
Per numero di interventi , perdita di staffe e di "sue ricostruzioni" , denigrazioni della "storia" dell'Asps, anti-Asps che assomigliano a lui , richieste di diffamazioni dell'Asps in altri siti
è decisamente in testa l'ex socio Goffredo Pierpaoli che da sempre ci offre un vasto e inimitabile campionario da tutti reperibile "pazientemente" in google , oltre che nella banca dati dell'Asps.Dopo qualche anno di inutili tentativi di reciproco adattamento all'ASPS, insieme ci deprivammo delle reciproche incommensurabili presenze.
Purtroppo G.Pierpaoli NON si accorse subito della oscena PNN "fisica Asps" , tanto che scrisse come socio (ma anche dopo ) vari articoli (anche sotto pseudonimo) sull'Asps "opuscolo" Nova Astronautica .
Debbo notare che a scadenze più o meno stagionali il sig. G.Pierpaoli (come altri.....(G.Albricci)) ci ripromette di non filarci più, di filtrarci , per poi ricadere purtroppo in tentazione.
Lo disse e lo scrisse anche in occasione della sua fuoriuscita dall'Asps (come da lettera allegata al verbale dell'Asps).Come ho ripetuto in altre occasioni ,ho invitato varie volte vari comparenti l'aspslist a fare una "contro aspslist e/o contro aspsweb" .
Ma sembra che le loro attivita' anti-asps arrivino solo a segnalere l'URL dell'Asps a link crankisti italiani e esteri.Ho anche detto che avrei offerto loro un link al topic Asps dove ,a loro dire, "viene usato scorrettamente il loro nome" (naturalmente le scorrettezze verso l'Asps e i suoi Aderenti non fanno testo).
Ma non vogliono (almeno fino ad ora) , perchè a mio parere la tipologia maggioritaria di chi è contro la PNN , è oscillante tra lo "scurdammuce o' passato" e lo "smerda e fuggi".
L'Asps e chi la rappresenta, ribadisce che non vuole che si dimentichi niente.
Come ho precedentemente detto tutte le "sue" ricostruzioni della storia dell'Asps, al fine di un obbiettivo che solitamente viene chiamato diffamazione, sono state più volte debitamente contestate in Internet come su Nova Astronautica.
Quello che segue è un esempio che conferma come , nei suoi attacchi logorroici e squilibrati, spesso commetta grossolane inesattezze da lui stesso poi riconosciute.
******************
Subject: PNN Report 8 Reply a Pierpaoli e Spallanzani
From: "ASPS"<MD1175@MCLINK.IT (email non più in uso da 1998!)
Date: 1997/04/02
Message-ID: <01bc3f97$6c78d100$d9826ec3@md1175.mclink.it>
Newsgroups: it.scienza
Subject: Re: PNN Report 8 Reply a Pierpaoli e Spallanzani
Subject: Re: PNN Report 7 Reply to Pierpaoli From: gofpierpaoli@email.telpress.it (Goffredo Pierpaoli) Date: 1997/03/30 Message-Id: <333eaa29.9594134@news.interbusiness.it>
Newsgroups: it.discussioni.ufo
Nel voler fare alcune domande a chi "pensa" di poter viaggiare "piu' veloci della luce (inventa Pierpaoli) che non si puo' ", forse potra' far "piacere" a molti in ascolto in questo NG le RISPOSTE che FORSE ci faranno pervenire i sostenitori della "teoria" del superamento della Velocita' della Luce. Mi riscuso con gli altri per il continuo Off-Topic ufologico di questo mio reply, al quale, ora e' gia' scontato, seguiranno altri "asps-PnN rEpORt 8,9,10,11" fino al N.ro 2001, ma in questo mio reply devo anche fare un atto di correzione verso me stesso.
"ASPS"<MD1175@MCLINK.IT wrote:
>Mr Pierpaoli ci deve dire SOLTANTO se la soluzione all'equazione
>differenziale:
>(1) (a/D)= da/dt dove a= d^2s(t)/dt^2
>è o non è :
> (2) s(t)= r - g D^2 + ( k - g D) t + g D^2 e^(t/D)
>Mentre la seguente è quella sua: s(t)= Ro + Vo t + Ao D^2 e^(t/D)
> L'inerzia esponenziale per esistere deve avere al tempo t=0
>una accelerazione iniziale g diversa da zero
Ma esiste o non ESISTE "l'inerzia esponenziale"? (scrive Pierpaoli) Piu' che una "inerzia" sembrerebbe proprio tutto il contrario : qualche cosa che invece di "resistere" a sollecitazioni esterne ... va "incontro" a queste!
ASPS: debbo dire che anche questo è un "modo" di vedere la "questione". Stop
>ASPS: Si vede ancora che non hai capito nulla. D può assumere tutti i
>valori: quelli (D>0) per la PNN inerziale ed esponenziale (di cui
>aspettiamo sempre conferma sperimentale)
^^^^^^^^ ^^^^^^ ^^^^^^^ ^^^^^^^^^^
ma come!?! (scrive G.Pierpaoli) Non "avevate" gia' AVUTO, FATTO, OSSERVATO ... CONFERME SPERIMENTALI di questo accidente??? Ma allora che cercate? Volete finanziamenti, finanziatori, protettori, adulatori ecc. in attesa di ASPETTARE CONFERME SPERIMENTALI??? Mah! Molto strane 'ste cose, molto ma molto strane!
ASPS: Rispondendo al Sig. Spallanzani, cercherò di dare dei chiarimenti. Stop
.....snip......
>Noooo! Meglio di cosi' non poteva andare! (dice G.Pierpaoli)
>ASPS : Si .Meglio di così non poteva andare. Pierpaoli che produce
>allucinanti teorie sulle accelerazioni dei fotoni (del tutto inosservabili
>: ma non vuole sentirselo dire!) pag.157-171 de "Quale fisica per il 2000"
>Atti del Convegno di Ischia 29 Maggio -1 Giugno 1991 Società Ed. Andromeda
>(Bologna via S. Allende 1), parla di D ( con cognizione!) senza aver ,
>grazie a Dio , aver mai fatto un esperimento con il sottoscritto (E. Laureti)).
>Stop
Mi guarderei BENE dal fare esperimenti con il soprascritto ASPSsante, anche perche' in quelli eseguiti con altre "testa di minchia" ... NON SI VEDEVANO NE' UN TUBI CIRCOLARI NE' UN TUBI PRISMATICI MUOVERSI "con il solo ausilio di forse interne" (???).
ASPS: Che l'ASPS sia stata in passato e lo sia tuttora popolata di "teste di minchia" è una dinamica interna ad ogni organizzazione. Io stesso potrei includermi , più o meno al vertice, della "eletta" schiera dei suddetti. Ma alla fine sono i risultati che contano. Alcune volte ,quelle che il Pierpaoli chiama "teste di minchia" ,concludono più di chi non lo è. E poi, in fondo , evangelicamente, chi non è "testa di minchia" scagli la prima pietra. Stop
>Poi ... sempre meglio discutere di Fisica e di Fotoni che di "segreti militari" dietro certe "caravelle" che si muovono da >sole!
>ASPS: Mi dispiace di dover questionare pubblicamente di cose , e dettagli
>,che non tutti conoscono,
>potrei dirvi di leggere NOVA ASTRONAUTICA, dove sono riportate le "risse
>ideologico fisico matematiche" tra il sottoscritto e Mr. Pierpaoli ,per
>quasi una decina di anni.
>Ma servirebbe ? No non servirebbe a nulla. Ci siamo dati una scadenza
>(1/1/2001) che potrebbe essere di molto abbreviata se le cose andassero nel
>verso giusto.
(Nota del 1999 : con l'1/1/2001 ci si riferisce alla scadenza della COMUNICAZIONE DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO già anticipata al 25 Agosto 1998 . Si fa comunque riferimento a Dejanews e a Nova Astronautica)
Quindi, dubitando, provando e riprovando ... le cose non VI VANNO NEL VERSO "desiderato" (... "se le cose andassero nel verso giusto")? Allora e' molto semplice! Spostate la data al 1/1/3001 : forse in 1000 anni vi convincerete ... mentre noi continueremo a sgranocchiare fisica newtoniana, relativistica e quantistica e a far muovere le biciclette ... con il solo moto delle NOSTRE gambe!
ASPS: Vedi risposta a Spallanzani. Stop
>Allora finalmente sarà vero il detto : ride bene chi ride per ultimo.
>Comunque , oggettivamente, mi sembra che il Mr. Pierpaoli stia dando in
>escandescenze in termini non lineari. Potrebbe essere colpa dell'inerzia.
>esponenziale?
No! "L'inerzia esponenziale" NON C'ENTRA UN TUBO! Leggere sotto ....
>Una sola cosa ancora , per restare in tema, (scrive "Asps") è o non è la (2), egr.
>Pierpaoli, la soluzione all'equazione differenziale lineare >omogenea (1)?
Ebbene lo E'! (ammette finalmente G.Pierpaoli)
In realta' nella fretta avevo errato ad attribuire alla
mia "Vo" la semplice velocita' iniziale, cosi' come anche alla Ro,
attribuendole la semplice "posizione iniziale" per t=0.
Il mio "insegnante" per fortuna non c'entra nulla,
l'errore e' stato MIO ....
ma purtroppo mi sono fatto ingannare dalla TUA distorta soluzione :
> (2) s(t)= r - g D^2+ g D^2 e^ (t/D) .
>r e g sono rispettivamente lo spostamento e l'accelerazione per
>t=0.
ASPS: Avevo tolto il termine lineare nel tempo (dice E.Laureti) ,per calcolare più facilmente il log(v(t)/gD), dato che quest'ultimo (il termine lineare nel tempo) viene comunque "stritolato" , da quello esponenziale. Ma, guai a facilitare i conti.......Stop
mentre la soluzione corretta e' (scrive G.Pierpaoli) :
S(t) = (Ro - g D^2) + (Vo - Ao D) t + Ao D^2 e^(t/D).
(Ro, Vo, Ao rispettivamente posizione, velocita' ed accelerazione per t=0)..
CONTENTO ORA?
ASPS : g=Ao. (era ancora inesatta per chi non l'avesse capito)Stop .
..............snip & snap ...........
*****************
Re: Didascalie e domande (era il Principio.....) 6/10/98
Goffredo Pierpaoli <
gofpierpaoli@ti.tws.it> scritto nell'articolo<
361a2f42.6163943@news.uu.ml.org>...> Traggo dai messaggi, dai post e dalle varie repliche al/del E.
> Laureti, trasmessi dal 25 agosto ad oggi, i seguenti "pezzi", al fine
> di porre una specifica domanda *risolutiva* allo stesso E. Laureti al
> termine del mio messaggio.
>
> Dal thread "Il Principio di Funzionamento di SC23"
>
> a) 25 Ago '98, (01:20) "asps" <
as.ps@flashnet.it> wrote:>
> >Informiamo che il brevetto relativo a SC23 e' stato gia' depositato e che
> >gli attuali proprietari ( Aderenti e i Collaboratori dell'ASPS) sono
> >elencati nel nostro web.
> >E. Laureti
> >Presidente
>
> ---
> b) On Tue, 01 Sep 1998 11:42:10 +0200, Gianni Comoretto
> <
comore@arcetri.astro.it> wrote:>
> >Sareste cosi' gentili da pubblicare nel vostro sito il contenuto del
> >brevetto? Visto che e' depositato, dovrebbe essere un documento
> >pubblico. Va benissimo una serie di pagine sotto forma di GIF o JPG.
>
.............snip..............
>
>
> A fronte di questa serie di interessanti domande da parte del sig.
> Gianni Comoretto, del sig. Luis de Funes e di chissa' quanti altri e
> delle risposte del sig. Laureti, visto "ormai" che il brevetto il sig.
> Laureti dice che c'e', ma non si conoscono i "fatti fisici"
> (probabilmente quelli dubbi teorici e quelli che emergerebbero da
> eventuali atti sperimentali), come chiedeva il sig. Massimiliano
> Sesti, che spetterebbero all'eventuale prototipo brevettato, credo che
> le uniche domande rimaste da porre al sig. Laureti siano le seguenti,
> sempre nel rispetto della sua necessita' di
>
>
> - QUALE E' IL NUMERO DI BREVETTO, DOVE SAREBBE STATO PRESENTATO E DI
> CHE TIPO (italiano, eurupeo, americano, internazionale etc)
La cosa è in pratica il "Segreto di Pulcinella", ma depone in favore degli
Aderenti Asps che hanno email , frequentano vari ng e che hanno il
nominativo pubblicato tra i detentori delle quote sul nostro web
http://www.mywebpages.com/asps
.Tutti hanno la certificazione che lei richiede e da quanto lei dice sembra
che stiano zitti (con mia sorpresa) . Bene , nel numero 77 Vol.18 di Nova Astronautica
(uscito da circa un mese e mezzo) è pubblicato a pag.25 il numero e il giorno del deposito del pat. di
SC23. A pag.26 è pubblicata fotocopia del verbale di deposito.
Chi volesse potrebbe trovare il tutto alle solite
biblioteche da me logorroicamente più volte ripetute :CNR di Roma e
Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e Firenze ( oltre che con un "volgare
abbonamento" a Nova Astronautica: ma è meglio lasciar perdere nel suggerire
una ipotesi talmente oscena).
Purtroppo l'Asps non è in grado di assicurare nulla circa i tempi di
Funzionamento delle poste e dei servizi di biblioteca pubblici del "Bel Paese".
>
>
> Faccio anche presente, al sig. E. Laureti, che qualunque risposta a
> tali ultimi interrogativi non permetterebbe ad alcuno di avere
> l'accesso al contenuto dell'eventuale suo brevetto, rimanendo
> rispettata la clausula "e)" che l'autore del brevetto ha scelto.
Invito di nuovo gli Aderenti Asps INTRALCIARE in tutti i modi i TEMPI di
acquisizione dati riguardo il nostro brevetto.
Che li acquisiscano prima o poi è INEVITABILE , ma è meglio dilazionare
finchè possibile i tempi.
Incidentalmente credevo che già alcuni dati fossero acquisiti ed è
incidentalmente per questa buona notizia che abrogo per l'occasione il mio
autodivieto di rispondere al sig. G. Pierpaoli.
Mi scusi egr. G. Pierpaoli, ma debbo difendere non la nobile causa della
scienza , di cui non mi frega un piffero (vedendo e interagendo con i suoi
rapppresentanti ufficiali) , ma la mia scassatissima "parrocchia" (l'ASPS).
>
> Rimarebbe pero' un'ultima questione : un ufficio brevetti credo che
> non possa accettare un brevetto che si presti a violare una delle
> leggi di conservazione note, in particolare quella dell'energia e
> dell'impulso. Il sig. Laureti ha esplicitamente affermato che :
>
> On 5 Oct 1998 01:42:04 GMT, "asps" <
as.ps@flashnet.it> wrote:>
> >Confermo il mio parere, cioè che a parità di energia, e attraverso l'uso di
> >opportune correnti e impedenze (nel caso specifico di SC23) si può eccedere
> >E/c , nella conservazione della quantità di moto tra campo e.m. e
> >conduttore più cariche, pur violando il principio di azione e reazione come
> >newtonianamente si definisce.
>
> Ora se "Pmax=E/c" e' il massimo impulso ricavabile da una sorgente
> capace di erogare una quantita' di energia e.m. "E", non si vede come
> lo stesso possa essere violato (addirittura superandolo), ovvero avere
> p>Pmax=E/c. Cio' sarebbe "possibile" (numericamente) solo se c<300.000
> km/sec (!) o se Efin>Eini (!). Nell'ultimo caso, poi, ci sarebbero dei
> problemi nel rendimento "eta" energetico, perche' eta>100%. Un
> brevetto di tal genere, secondo voi, sarebbe accettato da un qualunque
> ufficio brevetti??
Se uno mi dimostra che un trapano da 1000 watt (a corrente alternata) ha,
sullo statore, la somma di tutti i moduli della forza pari a circa 3.3333
*10^-6 newton, allora sarei disposto ad accettare che la spinta W/c non può
essere superata (W=potenza).
Se il trapano da 1000 Watt funzionasse a "rinculi fotonici" (ogni
radiazione e.m. è un "fotone") il modulo di tutte le forze sullo statore
sarebbe di circa 3.3333 * 10^-6 newton.
E per far divenire un trapano (a forze di Laplace : ilB), un trapano a
RINCULI FOTONICI è molto semplice : basta sfasare le correnti e/o cambiare
le frequenze di lavoro (per esempio sul rotore) in modo che tutti i momenti
di forza abbiano risultante zero. Che voglio dire ? Che l'impulso E/c (e
la relativa conservazione) a cui lei allude è il sottoprodotto minimale di
"altri impulsi" ( e RELATIVE CONSERVAZIONI attraverso l'impulso del campo
e.m.) che si possono ottenere ARTIFICIALMENTE trattando le interazioni tra
materia e radiazione e.m. non a rinculi, ma attraverso una generalizzazione
delle forze di Laplace a circuiti ad alta frequenza.
E poi non vedo come si possa accettare che le forze di Laplace abbiano
coerenza a bassa frequenza e non siano invece utilizzabili ad alta
frequenza.
In pratica mi richiedo come si possa oggettivamente accettare che
l'incapacità (prima di SC23) di utilizzare le Forze di Laplace ad alta
frequenza ,conduca alla cieca conclusione che W/c possa essere l'UNICA
interazione a alta frequenza di un campo e.m. e di un conduttore.
Ripeto che trovo allucinante il fatto relativo alle conclusioni di Amaldi
riguardo il NON SENSO FISICO dei circuiti aperti di Laplace (volgarmente
chiamati antenne).
Eppure Amaldi aveva la cattedra nell'Istituto di Fisica dell'
"ELETTROTECNICO" G. Marconi: sembra una variante della storia di chi scola
il moscerino e invece inghiotte il cammello.
>
> Ciao : Goffredo Pierpaoli
>
> Per rispondere via email mettere ri al posto di ti
>
E.Laureti
********************
Re: A Fabri E. Sesti M. for ever (From G. Pierpaoli 28/9/98)
On 28 Sep 1998 00:07:38 GMT, "asps" <
as.ps@flashnet.it> wrote:Ciao Emidio!
Scusami anzitutto se replico al tuo messaggio utilizzando un indirizzo
di email non corretto : lo faccio dopo molto tempo per evitare di
ricadere nel solito "trabocchetto" di essere da te menzionato nei tuoi
siti Internet ... diciamo dedicati al "folclorismo"... e senza il mio
consenso esplicito. Se vogliamo discutere tranquillamente, lo faremo
cosi', altrimenti e' del tutto inutile continuare a discutere su un
NG. Tra le altre cose (anche se irrilevanti, ma mi preme dirtelo), non
mi sembra molto giusto che tu metta sui tuoi siti i messaggi di chi ti
risponde su un NG SENZA almeno mettere un'analoga chiave di ricerca,
in riferimento al nome della tua associazione, sul tuo nome e sugli
altri indirizzi di email che usi per rispondere. Di chi hai paura? Di
qualche assiduo (o meno) frequentatore di questo ed altri NG che possa
rendersi conto di cio' che in passato hai detto TU? Ecco, mi
piacerebbe da te una certa "par conditio" sui messaggi di post o di
reply che hai trasmesso, che trasmetti e che trasmetterai sui vari NG,
oppure che togliessi via dai tuoi siti quelli delle altre persone (in
questo momento mi sto riferendo solo a me). Mi sembrerebbero queste
due opzioni, delle azioni piu' che corrette e ... democratiche.
Nonostante non mi piaccia molto entrare nel merito dei tuoi posts e
delle cose che ormai continui a chiedere a quanta piu' gente
possibile, questa volta faro' uno strappo alla regola sperando di non
generare inutili fraintendimenti.
Vedo che non ti fermi mai quando scrivi messaggi sul NG, non ti fermi,
cioe', a specificare cose che (penso) per te siano preponderanti (i
fatti sperimentali) rispetto alle altre (i fatti o i modelli teorici
che permettono di giustificare i dati sperimentali). Premetto che NON
ti spieghero' nei dettagli come si giunge alle formule di Laplace,
alla forza di Lorentz, a come si debba integrare la for. di Laplace su
circuiti chiusi, quali siano le effettive correnti che devi saper
gestire, come si debbano tenere in conto gli effetti delle correnti
indotte, i termini parassitari induttivi e capacitivi tra un mezzo
dipolo e l'altro (ed eventualmente tra un dipolo e tutti gli altri
messi in "array"), il contributo della dimensione trasversale del
circuito rispetto alle distanze sulle quali calcoli il campo di
induzione magnetica, gli effetti pellicolari, di bordo e cosi' via.
Non te lo spieghero', o almeno non lo faro' ora, perche' immagino che
certe cose le conosci gia' o bene o male te le sai andare a cercare da
solo. Per il momento posso pero' suggerirti almeno quattro titoli, due
"vecchi" e due piu' recventi, che non dovrebbero mancare nella tua
biblioteca :
- Fisica generale e sperimentale, Vol. II Tomo I e Tomo II, di Eligio
Perucca, Utet 1972
- Elettricita' e Magnetismo, W.K.H. Panofsky, M. Phillips, Casa Ed.
Ambrosiana, Milano 1966
- Trattato di Elettricita' e Magnetismo, J. C. Maxwell, Classici Utet,
1973
- Elettrodinamica Classica, Zanichelli. Jackson (che forse gia'
conosci, avendotene parlato Moretti, col quale mi scuso se lo chiamo
indirettamente in causa).
Credo che in questi volumi (ma anche in altri che non cito) potrai
trovare molte interessanti cose, ovviamente senza tralasciare quello
strumento essenziale che e' la matematica, senza la quale "nessuna"
fisica, oggi, puo' essere compresa e/o "contestata", soprattutto alla
luce di determinati eventi di natura sperimentale.
Fatto e detto quanto sopra, giungo al sodo, che poi riguarda solo un
paio di piccole puntualizzazioni sulle tue frasi :
>appene uno esce dal
>seminato o è un ingenuo o è un imbecille, senza che vengano contestati i
>fatti specifici.
/*massima On*/
Io credo questo : se l'ingenuo, l'imbecille o chicchessia chiede di
essere contestato pur andando avanti dichiarando di aver ragione,
evidentemente non deve essere tanto certo o sicuro di quello che
diceva oppure "non sapeva..."; ma allora costui non dovrebbe parlare
di realizzazioni pratiche ed apparati funzionanti in base a presunti
fenomeni, almeno se non ha chiare determinate altre cose e determinati
"limiti" della natura oltre ai quali non si puo' andare.
/*massima Off*/
Non prendere queste mie parole come un rimprovero o un insulto. La mia
e' una pura generalizzazione che nulla ha che fare con te, ma con
chiunque pretenda di dire qualche cosa in modo contraddittorio.
Inoltre, nella tua precedente frase, non sono ben chiari quali siano i
"fatti specifici" : ti riferisci a fatti teorici, ipotetici,
sperimentali o a modelli teorici che interpretano e predicono i dati
sperimentali?
Se sono cose riguardanti eventuali fatti *sperimentali* da sondare e
capire, magari anche alla sola "luce" dell'elettromagnetismo, allora
non ci siamo. Ovvero, non ci capiamo perche' di dati sperimentali non
ne hai hai mai mostrati. Ma cerchero' di spiegarmi meglio piu' avanti.
Da piu' che "doppia lingua biforcuta" quale sono (permettimelo questa
volta, e prendila cosi', come viene!), capisco che di mezzo, FORSE,
IMHO, c'e' la necessìita' di non perdere la fiducia davanti a coloro
che ti hanno aiutato per poter *brevettare* qualche cosa che reputavi
e/o reputi *funzionante* senza, apparentemente e pubblicamente, alcuna
solida prova sperimentale, ma questo credo che sia un problema
facilmente superabile con la sensibilita' di coloro che ti hanno porto
la mano, come di tutti gli altri che ti leggono.
Ma veniamo a noi :
>Si viene giudicati prima della verifica dei dettagli sperimentali
>utilizzando ad arte , fuori dal contesto fisico in cui si sono determinate
>situazioni sperimentali
Ecco il punto "cruciale". Tu spesso hai detto e mostrato (in foto o
sulla carta, in passato come nel presente) di tuoi oggetti
FUNZIONANTI, quindi in grado di restituire degli outputs in base alle
sollecitazioni di input. Sempre spesso hai battuto sulla
sperimentazione e hai detto e fatto capire (sintetizzo il discorso...)
che senza di questa nessuna fisica si puo' fare (e cio' e' vero). Io
pero' leggendo i tuoi siti su internet, come i tuoi messaggi sul NG,
non trovo alcuna TRACCIA di dati SPERIMENTALI che possano giustificare
cio' che dici : parli di forze (vabbe', di reazione sfasate con quelle
di azione!), ma non riporti neanche un DATO (in effetti ne
servirebbero molti...) sugli effetti misurabili (velocita',
accelerazioni, spostamenti ecc). Cosi', scusami, non si puo' discutere
di validita' o meno di una "teoria", di una "ipotesi" e neanche della
presunta osservazione di qualche strano ed inconsueto evento ... se
non si forniscono DATI SPERIMENTALI, anomalie e condizioni al contorno
sperimentali. Mi sembra un po' poco come contenuto
"fisico-sperimentale", all'infuori della necessita', magari, di capire
se la "Forza di Lorentz" o l'esatta applicazione delle formule di
Laplace possa giustificare o meno un presunto evento sperimentale ...
osservato!!. Voglio dire che io stesso, se volessi proporre una
soluzione "alternativa" ad un inconsueto fenomeno o desiderassi
inquadrare il tutto nell'ottica della fisica classica, quanto meno
dovrei trasmettere i dati di misura sperimentale, ovvero quelli che
ritengo anomali rispetto al quadro classico o quelli che si
giustificano classicamente : solo cosi' potrei dire che *c'e' qualche
cosa che non quadra* o che *tutto quadra secondo lo standard*.
Mi pare di capire che tu abbia presentato una serie di elementi nei
tuoi siti : disegni, fotografie, schemi ... e molte *speranze* che
questi possano funzionare secondo il tuo pensiero e le tue idee; poi
hai presentato un'IPOTESI anche se sotto forma di una *certezza*,
cioe' che l'integrazione della seconda formula di Laplace su e per un
array di dipoli dia ragione alle tue dissertazioni o alle tue
*speranze*.
Mi chiedo : le previsioni della tua ipotesi coprono esattamente i
riscontri delle tue sperimentazioni? Se SI, allora si puo' discutere
(ma bisogna che siano forniti i REALI riscontri sperimentali, senza
tergiversare). Se NO, allora tutto il castello montato per le varie
giustificazioni e dissertazioni sul funzionamento di quello che hai
detto essere gia' stato realizzato, sperimentato e misurato oltre che
brevettato, si puo' tranquillamente pensare come un seplice errore di
percorso, una svista che puo' capitare a tutti senza alcun rancore.
>> Per fortuna (lo ripeto per l'ennesima volta) non c'e' bisogno di
>> ricorrere a calcoli complicati, perche' la cons. della q. di moto
>> assicura che la forza risultante puo' essere solo W/c.
>Ma allora se la cosa è così semplice perchè i relativisti scomodano il
>complicato tensore energia-impulso del campo e.m. per conservare la
>quantità di moto istante per istante ?
Be', forse perche' per i "relativisti" (ma permettimi di chiamarli
anche *fisici*) non e' poi cosi' tanto "complicato" lavorare con il
tensore energia-impulso. O hai qualche problema in proposito? Il fatto
e' che puoi anche *fare a meno* del tensore energia-impulso e
ricondurre il tutto ad una trattazione, se vuoi, piu' "economica" in
termini di fisica e matematica.
Comunque aggiungo un'ultima cosa circa le "azioni tra correnti",
nell'accezione della definizione di Ampere sul problema e sulla
presunta violazione del "terzo principio della dinamica" : non c'e'
mai una violazione del suddetto principio perche' se si prende in
conto che il campo em possiede e trasporta una propria quantita' di
moto, i "torni contano" proprio di quella giusta quantita' che
mancherebbe se non se ne tenesse conto.
Mi scuso con te e gli altri che leggono per eventuali imprecisioni,
errori di battitura e in lingua italiana : nella fretta ce ne
potrebbero essere, di questo sono convinto.
Ciao : da chi ben sai, ma se non lo hai capito : gof.
*****************
Da "it.scienza": Le sberle al mittente (21/7/99)
Goffredo Pierpaoli <
gofpierpaoli@ti.tws.it> scritto nell'articolo<
3794be58.12031582@news.iunet.it>...> On 20 Jul 1999 06:53:06 GMT, "asps" <
as.ps@flashnet.it> wrote:>
> Ciao as.ps, alias "E." Laureti. Prima che tu vada avanti, ti anticipo
> subito una cosa in modo che poi non ti dovrai rilamentare se, almeno
> io, NON rispondo ai tuoi continui quesiti. Te ne spiego subito le MIE
> motivazioni cosi' la cosa ti sara' piu' chiara : non ho minimamente la
> pretesa, l'interesse e la voglia di rispondere alle cose che
> perennemente chiedi e nel modo in cui le esponi o le chiedi; secondo
> me non ne vale la pena, e' tempo sprecato e non servirebbe a niente.
.......snip..........
Egregio Signore,
convengo con lei sotto ogni angolazione, che di ogni questione che potrebbe
riguardarci in futuro, non vale assolutamente la pena e il tempo di
ciascuno di noi.
Le nostre passate interazioni sono purtroppo ineliminabili.
E.Laureti
**********
Va ricordato infine che e' in corso dagli inizi del 2004
una specie di guerra tra l'Asps e il parco buoi di bynoi
**********